Le indennità per l’emergenza COVID-19 a favore dei lavoratori autonomi. I primi chiarimenti dell’inps e i segnali delle casse private
Nell’ambito del Decreto “Cura Italia” gli art. 27,28 e 31 hanno introdotto una indennità a favore di:
- Lavoratori autonomi / co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS
- Artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti nelle rispettive gestioni previdenziali
- Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
- Lavoratori agricoli e dello spettacolo
L’indennità ammonta a 600 euro mensili, non tassabili, e spetta per ora per il mese di marzo. In data 20 marzo l’INPS, con messaggio n. 1288, ha fornito i primi chiarimenti sui soggetti beneficiari, e sulle modalità di ottenimento del sussidio.
I lavoratori autonomi devono essere titolari di partita iva alla data del 23 febbraio 2020; i soggetti titolari di rapporti di co.co.co. devono essere attivi alla stessa data. Il beneficio spetta anche ai soci partecipanti a studio associati / società semplici con svolgimento di attività di lavoro autonomo ex art. 53 comma 1 del TUIR.
Quanto agli artigiani e ai commercianti, l’indennità spetta in qualità di imprenditori individuali e soci lavoratori di società di persone. E’ stato di recente chiarito dal MEF che tale indennità spetta anche agli artigiani e commercianti soci lavoratori di società a responsabilità limitata.
Il contributo non spetta a chi risulta iscritto anche ad altre forme previdenziali obbligatorie (es: Inarcassa, Cnpadc, Enpam). Fra questi non rientra anche l’Enasarco, e quindi recentemente il MEF ha confermato che il contributo spetterà a agenti e rappresentanti di commercio. È stato precisato che gli artigiani e commercianti possono nel frattempo essere iscritti alla gestione separata, senza perdere il diritto al sussidio.
Con riferimento alle modalità di richiesta del beneficio, l’INPS ha chiarito che non sarà utilizzata la modalità del “click day”, pertanto non sarà data priorità alle domande presentate prima. La richiesta dovrà essere presentata in via telematica utilizzano dei canali ad hoc e semplificati, che saranno disponibili sul sito dell’INPS a partire dalla fine del mese di marzo.
Nel frattempo, in questi giorni arrivano anche i primi segnali da parte delle varie casse private. È notizia di ieri che l’Enpam verserà a medici e odontoiatri una indennità di 1.000 euro a chi svolge la libera professione e che abbia avuto un calo maggiore del 33% del proprio fatturato, rispetto a quello del IV trimestre del 2019, a causa della pandemia in atto. Le modalità di attuazione saranno rese note sul portale dell’ente a partire dalla settimana prossima.
Si evidenzia infine che sabato 28 marzo è stato emanato un ulteriore decreto di concerto fra il MEF e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, mediante il quale il governo ha reso accessibile le somme stanziate per il Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei professionisti iscritti alle casse di previdenza private, seppur con limitazioni riguardanti sia il livello di reddito 2018, sia la regolarità contributiva. Tali contributi dovranno essere richiesti alle relative casse di previdenza, con modalità ancora da determinare.