COVID–19, dall’ABI in arrivo i primi aiuti alle imprese
In considerazione dell’emergenza sanitaria italiana derivante dall’epidemia dovuta al COVID 19, che sta creando importanti danni alle imprese italiane, in data 7 marzo L’ABI ha sottoscritto con le principali rappresentanze delle imprese un addendum all’Accordo per il credito 2019.
Una premessa
L’accordo per il credito 2019, sottoscritto in data 15 novembre 2018, è un accordo con il quale si dà la possibilità alle imprese di chiedere la sospensione o l’allungamento dei finanziamenti aziendali in essere al 1 gennaio 2019.
La sospensione del pagamento riguarda la quota capitale delle rate dei finanziamenti e può essere chiesta fino a un massimo di un anno. È applicabile ai finanziamenti a medio e lungo termine e a contratti di leasing (in questo secondo caso la sospensione riguarda la quota capitale implicita nel canone di leasing). L’allungamento prevede la possibilità invece di allungare la durata residua del finanziamento o del contratto di leasing fino al 100% della stessa. In entrambi i casi è previso che le banche possano aumentare i costi del contratto, solo al fine di coprire i maggiori costi che devono sostenere per l’operazione richiesta.
Per poter usufruire della moratoria, le imprese non devono averne già usufruito nei 24 mesi precedenti, e non devono essere titolari di rapporti con la banca classificati come non performing (sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate). Possono esserci rate scadute e non pagate, ma da non più di 90 giorni.
Ora con l’addendum del 7 marzo, viene estesa la possibilità di usufruire della moratoria anche ai prestiti in essere al 31 gennaio 2020, a favore delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”.
Nell’accordo è altresì previsto che le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria.
L’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie si impegnano inoltre a promuovere, presso le competenti Autorità, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le moratorie, al fine di non applicare i meccanismi automatici di peggioramento del rating (forbearance). L’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese richiedono anche di ampliare la copertura di garanzia da parte del Fondo di Garanzia per le PMI, al fine di agevolare l’accesso al credito.