Sconto in fattura per gli interventi energetici: pericolo o opportunità?
Il Decreto Crescita (art. 10 DL 34/19) ha introdotto la possibilità di sostituire la detrazione IRPEF / IRES per risparmio energetico con un contributo anticipato in unica soluzione sotto forma di sconto direttamente nella fattura di vendita e anticipato dal fornitore.
Tale novità riguarda i seguenti tipi di intervento:
- gli interventi di efficienza energetica di cui all’articolo 14, comma 3.1, DL 63/13
- gli interventi di riduzione del rischio sismico di cui all’articolo 14, comma 1-octies, DL 63/13
- entrambi effettuati su singole unità immobiliari
La norma richiamata prevedeva che con successivo provvedimento l’Agenzia delle Entrate definisse le modalità operative di applicazione della nuova agevolazione. Con il provvedimento direttoriale n. 660057 del 31 luglio 2019 l’Agenzia entrate ha definito le modalità operative per comunicare, a pena di inefficacia, l’esercizio dell’opzione per lo sconto sul corrispettivo entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.
La comunicazione dell’opzione può essere fatta mediante una apposita piattaforma dedicata, previa autenticazione, ovvero presentando il modello disponibile al link
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/modello-e-istruzioni-ristruttu-edilizi
presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate.
La piattaforma è operativa sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dallo scorso 16 ottobre 2019, e consente sia di comunicare l’applicazione dello sconto, che la cessione del credito corrispondente alle detrazioni IRPEF / IRES. La scadenza per la comunicazione è stata confermata al 28 febbraio 2020.
Le modalità di recupero dello sconto
I fornitori che hanno praticato lo sconto recupereranno l’importo corrispondente sotto forma di credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione da parte del soggetto che ha sostenuto le spese, in 5 rate annuali di pari importo.
Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, in caso di esercizio dell’opzione per lo sconto, vi sarà quindi una riduzione dell’arco temporale di recupero della detrazione originaria spettante da 10 anni a 5 anni. Lo sconto sul corrispettivo dovuto applicato agli interventi di riduzione del rischio sismico, invece, comporta il recupero di quanto corrisponde all’agevolazione Irpef/Ires in un arco temporale di 5 anni, coincidente con le 5 rate annuali di pari importo in cui è obbligatorio suddividere l’importo della detrazione originaria.
Gli interventi sulle parti comuni condominiali
Nel caso in cui gli interventi per cui si richiede l’applicazione del contributo al fornitore siano effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, la comunicazione dell’opzione deve essere effettuata dall’amministratore di condominio mediante il flusso informativo utilizzato per trasmettere i dati necessari alla predisposizione della dichiarazione precompilata, sempre entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.
Si ricorda ovviamente che è necessario l’assenso del fornitore/dei fornitori all’esercizio dell’opzione per l’intervento effettuato.
Pericolo o opportunità?
La novità non è ancora molto nota fra i consumatori, e non sono ancora molte le richieste che stanno pervenendo ai fornitori interessati a questa normativa (tipicamente, per citarne alcuni, idraulici, serramentisti, impiantisti, ecc…). Questo aspetto, unito alla non obbligatorietà dell’assenso, ha fatto si che in questa prima fase ci sia molta riluttanza a concedere lo sconto in fattura da parte delle imprese interessate; si ha giustamente molto timore delle possibili conseguenze finanziarie derivanti da questa scelta, e la novità normativa viene quindi vissuta come un pericolo.
In realtà a nostro parere se pianificata, gestita e comunicata bene può essere una concreta possibilità di incrementare il proprio business. Il punti da dover gestire con attenzione sono a nostro parere di due tipi:
- il primo di natura organizzativa, in quanto sarebbe a nostro modo di vedere opportuno gestire in prima persona tutti gli adempimenti per l’ottenimento dello sconto presso l’Agenzia delle Entrate; infatti pur essendo questi adempimenti formalmente a carico dei clienti che godono dell’agevolazione, controllarne il processo darebbe garanzia di gestione corretta delle pratiche, e quindi eviterebbe sorprese e/o problemi in fase di recupero del credito di imposta;
- il secondo di natura finanziaria. La prima conseguenza di questa pratica infatti, riguarda il fatto di non incassare subito tutto l’introito della vendita, ma di concedere uno sconto al cliente. Questo aspetto va pianificato e gestito in maniera precisa da un punto di vista finanziario, per non avere problemi di liquidità e di cash flow sulla propria impesa. Ma cosa può voler dire gestire questo aspetto? Tre sono i punti da sviluppare, a nostro parere: individuare il fatturato che si intende sviluppare lungo questa strada, e il relativo fabbisogno finanziario relativo, attraverso una pianificazione di medio periodo; individuare una fonte di finanziamento di questo fabbisogno, che può essere di autofinanziamento, di accesso al credito, o di cessione del credito fiscale ai propri fornitori commerciali; identificare i margini che bisogna trattenere per l’assorbimento dei costi di gestione della pratica.
Con riguardo a questo ultimo punto, si evidenzia come è importante capire che il cliente finale, a fronte della possibilità di ottenere tutto il vantaggio fiscale in unica soluzione, dovrà riconoscere un quid aggiuntivo a favore del fornitore. Questo aspetto, unito a una gestione consapevole e proattiva della propria finanza aziendale, può rendere questa novità normativa non più un pericolo da cui guardarsi, ma un’opportunità per anticipare i propri concorrenti sul mercato.
Riteniamo che questa partita sarà vinta dalle imprese che per prime sapranno cogliere questa opportunità, grazie anche ad adeguati partner di consulenza finanziaria, che sapranno aiutare le imprese a pianificare in maniera corretta le dinamiche sopra descritte.
Il nostro studio ha le competenze fiscali e finanziarie necessarie, è già pronto a supportare le imprese in questa direzione con degli strumenti operativi dedicati, ed è quindi a disposizione per incontri di approfondimento sul tema.