Conosci il tuo #ereditometro ?
Che cosa intendiamo per EREDITOMETRO? Significa fare un approfondimento su che cosa accadrebbe al proprio patrimonio e ai propri beni nel malaugurato caso si dovesse venire a mancare. E’ inoltre opportuno che l’analisi venga ampliata a tutto il proprio nucleo familiare.
Perché è importante?
Perché quando si muore si generano delle conseguenze giuridiche inevitabili e indipendenti dalla nostra volontà.
Che lo si sia previsto o meno, che lo si sia gestito in maniera preventiva o meno, il Codice Civile prevede delle regole ben specifiche su quello che deve accadere.
E’ meglio sapere e pianificare nel modo migliore per i propri cari, o affidarsi alle regole del Codice Civile?
La morte è uno dei tabù sociali dei tempi moderni. A partire dal secondo dopoguerra, la nostra società ha vissuto tanti cambiamenti, che hanno anche comportato un cambiamento nel modo di rapportarsi con la morte. Senza voler entrare nel merito degli aspetti sociologici, è evidente come si tenda sempre più ad allontanare l’argomento, fino a considerarlo un vero e proprio tabù. Questa evoluzione sociale ha fatto si che non sia più contemplata neanche la fase pianificatoria della propria dipartita. Chiacchierando con alcuni Notai con i quali collaboriamo, abbiamo constatato quanto sia divenuto desueto fare testamento.
L’importanza di pensare e pianificare la propria successione, non è certo venuta meno nel tempo, anzi probabilmente è cresciuta. La successione ha importanti conseguenze dal punto di vista fiscale, e genera spesso delle “comunioni di beni” non volute nè gestibili, che sfociano spesso in liti giudiziarie.
Perché ora?
ci sono tre aspetti da considerare:
1) la riforma del catasto: al più tardi nel 2018 entrerà in vigore la riforma del catasto, che prevederà il passaggio dal concetto di “vano” al calcolo per mq, e che comporterà un allineamento dei valori catastali a quelli di mercato; questo probabilmente genererà conseguenze anche a livello di fiscalità della successione;
2) le imposte sulle successioni e sulle donazioni: anche se non se ne parla ancora in maniera esplicita, la tassazione sulle successioni e sulle donazioni oggi esistente in Italia è una delle più basse del mondo; è prevedibile quindi che in un immediato futuro ci si debba aspettare una riforma in senso negativo;
3) l’imprevisto è per definizione non prevedibile, ed è quindi opportuno gestire al più presto le conseguenze che possono derivare da un fatto di per sé imprevedibile.
Ragionare sul proprio ereditometro e sull’ereditometro della propria famiglia, vuol dire rispondere a questa domanda: posso fare qualcosa oggi per evitare conseguenze sgradite nel caso di mia morte, o della morte di un membro della mia famiglia?
E la risposta non vuol dire solamente capire se è arrivato il momento di gestire il proprio passaggio generazionale, atto che se fosse opportuno, potrebbe però anche definire con le regole attuali la relativa tassazione, ma anche più semplicemente capire se può essere opportuno fare o far fare ad altri membri della propria famiglia un testamento.
Spesso infatti il testamento è la prima e più facile risposta: non ha incidenza di costi importanti; permette di pianificare la successione da più punti di vista (fiscale, di divisione ereditaria, di tutela dell’integrità del patrimonio aziendale, di “gestione” di eventuali eredi scomodi).
Il Codice Civile è stato scritto nel 1942, quando la società era basata sul concetto di famiglia patriarcale, e prevede quindi delle regole successorie legate a quel momento sociale; regole spesso oggi non idonee a gestire le realtà di una famiglia più complessa di un tempo. Da allora le uniche modifiche al Codice hanno riguardato la parità fra i coniugi, la patria potestà di entrambi i genitori, l’abolizione dell’istituto della dote, e l’equiparazione dei figli naturali ai figli legittimi. La recente riforma Cirinnà ha introdotto le Unioni Civili e regolamentato le Convivenze Civili. Molti aspetti però sono ancora non previsti dal Codice Civile: si pensi alle famiglie allargate, ai separati, ai divorziati con figli; in moltissimi casi, più frequenti e normali di quanto si possa pensare, le regole previste dal Codice Civile sono in contrasto con quanto si desidererebbe per i propri eredi, e sono potenzialmente idonee a generare parecchi grattacapi ai superstiti.
Allora, perché non intervenire mettendo al riparo i propri cari da potenziali conseguenze sgradite e a volte devastanti, di fatti imprevedibili?
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