Avete ridotto l’acconto di novembre?
Il prossimo 30 novembre, come sa chi lavora in proprio, ha una partita iva, o una società con esercizio coincidente con l’anno solare, scade il termine ultimo entro cui pagare il secondo acconto delle imposte dovute per l’anno 2015.
Quest’anno c’è la possibilità di ridurre l’importo da pagare.
L’acconto delle imposte può essere pagato con il metodo storico, calcolando cioè una percentuale definita sulla base dell’imposta dovuta per il precedente anno 2014, oppure con il metodo previsionale, andando cioè a prevedere, sulla base dei dati economici previsionali dell’anno 2015, quanto sarà l’imposta effettivamente dovuta. se questa è ragionevolmente più bassa di quella dell’anno precedente, gli acconti possono essere abbassati di conseguenza.
Ebbene con riferimento all’IRAP, bisogna tenere in considerazione che dal 1° gennaio 2015 il costo del personale dipendente assunto a tempo indeterminato è diventato totalmente deducibile, e quindi che, a parità di ricavi, costi e altri fattori, l’IRAP dovuta sarà inevitabilmente più bassa.
Risulta quindi opportuno, per gli operatori economici con lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, valutare l’opportunità di rideterminare il secondo acconto IRAP, tenendo in considerazione che quando si farà la dichiarazione il prossimo anno, in luogo delle deduzioni forfettarie e dei contributi a carico dell’azienda (questi infatti erano gli elementi legati al costo del personale deducibili ai fini IRAP fino al 31 dicembre 2014), si potrà dedurre l’intero costo del lavoro!
Gli importi così rideterminati risultano spesso molto inferiori rispetto a quanto dovuto sulla base del metodo storico: un bel vantaggio in termini di liquidità in questo periodo già vessato da altre uscite non ordinarie (IMU, TASI, tredicesima, ecc…).