La salute dell’impresa: una visione sistemica
Chiunque a qualsiasi titolo abbia a che fare con il mondo dell’impresa, non può non essere d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’impresa è un organismo complesso, composto da una moltitudine di elementi, e in costante cambiamento, come si trattasse di un organismo vivente.
Quando si parla di crisi di impresa quindi, si parla di qualcosa anch’esso di complesso e dinamico. L’impresa non può essere semplicemente considerata IN SALUTE o IN CRISI. Ci sono diversi gradi e diverse cause di malessere, che possono generare crisi di diverse dimensioni. Continuando l’analogia con un organismo vivente, diciamo che ci possono essere diversi stati di buona salute, così come ci possono essere diverse malattie più o meno intense e più o meno guaribili.
Gli studi economici e l’osservazione empirica, hanno però identificato alla base di tutte le crisi di impresa un’unica causa primaria (seppur declinabile in molte sfaccettature, come vedremo oltre): l’inefficienza.
L’impresa è un organismo che acquisisce fattori produttivi e, dietro la guida organizzata dell’imprenditore, li trasforma creando valore aggiunto. Quindi, nel momento in cui un qualsiasi processo aziendale trasforma queste risorse in maniera inefficiente, senza quindi produrre valore aggiunto ma disvalore, alla lunga questo fatto non può che portare a situazioni patologiche.
In altre parole, l’efficienza di un’impresa è paragonabile al sistema immunitario di un organismo vivente. Un’impresa inefficiente è un impresa con le difese immunitarie basse, e pertanto vulnerabile. Nel momento in cui si presenteranno altre cause secondarie scatenanti la crisi, non avrà adeguati strumenti per difendersi, e andrà in crisi più facilmente. Se poi la crisi non verrà diagnosticata e curata per tempo, si potrà rivelare più fatale.
Quali sono le inefficienze che si possono manifestare in un’impresa?
– Inefficienze amministrative;
– Inefficienze organizzative;
– Inefficienze produttive;
– Inefficienze commerciali.
Le inefficienze amministrative riguardano ad esempio l’incapacità dell’impresa di perseguire delle buone regole di gestione finanziaria, di controllo di gestione, e di pianificazione strategica.
Le inefficienze organizzative riguardano l’incapacità dell’imprenditore di organizzare e gestire le risorse umane in maniera corretta. Quindi, ad esempio, mancanza dell’organigramma, mancanza di sistemi di delega e di sistemi di adeguati, sistemi premiali.
Le inefficienze produttive riguardano problematiche relative alla trasfomazione dei fattori produttivi diretti. Ad esempio: troppi dipendenti, disorganizzazione della produzione.
Le inefficienze commerciali riguardano invece problematiche legate al settore vendite, spesso ancorato ancora a logiche valide 20 o 30 anni fa (ad esempio una rete di agenti pesanti, inesistenza di una politica di web marketing).
Nel gestire un’impresa quindi, l’imprenditore accorto dovrà seguire delle regole di buon governo, che lo possano aiutare a prevedere e prevenire per tempo le inefficienze, e quindi aiutarlo a mantenere il sistema impresa in salute per lungo periodo.
Con interventi successivi, approfondiremo di volta in volta vari aspetti legati:
– Alle cause secondarie scatenanti la crisi.
– Agli indici e modelli che possono aiutare a prevedere crisi latenti già in atto;
– Alle regole di buon governo che possono aiutare l’imprenditore a prevenire l’insorgenza di cause della crisi.